
Di animali, salute e popoli indigeni
Quando i programmi sanitari rivolti ai popoli indigeni tengono conto dell’importanza che gli esseri “più che umani” hanno per la salute della comunità, risultano finalmente più efficaci.
Una ricerca scientifica può diventare una storia?
Ci abbiamo provato e il risultato ci convince. In fondo ogni ricerca, che sia dentro o fuori da un laboratorio, nasce da quella spinta irresistibile che accomuna gli scienziati a certi eroi: la curiosità. C’è un viaggio di conoscenza, ci sono alleati e imprevisti, prove da superare, e un finale che può confermare l’ipotesi di partenza o richiedere nuove domande. E qui a Mycelica ci interessano particolarmente le domande – e le ricerche – che aiutano la consapevolezza ecosofica a crescere e la smania predatoria a diminuire.
Quali ricerche? Il micelio tesse insieme neuroscienze, ecopsicologia, intelligenza vegetale, ecologia profonda. C’è un fitto sottobosco di studi che rischiano di restare confinati nelle pubblicazioni scientifiche per addetti ai lavori e che vogliamo invece portare in superficie.
Quando i programmi sanitari rivolti ai popoli indigeni tengono conto dell’importanza che gli esseri “più che umani” hanno per la salute della comunità, risultano finalmente più efficaci.
Scienziate come Suzanne Simard hanno una visione della ricerca che integra scienza ed esistenza, logico e analogico, materia e spirito. E per questo vengono criticate.
Mycelica® è di Silvia Riccamboni
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