"Sono certa che se non ci fosse stato quello switch, oggi sarei una persona molto provata e forse tanto arrabbiata".
A volte ci troviamo di fronte alla scelta se avere più paura che le cose cambino o che rimangano come sono. Se rischiare di finire sotto le nostre stesse macerie nel tentativo di essere finalmente libere, o di consumarci nello sforzo sovrumano di tenere in piedi un edificio che sta già scricchiolando. Laura ha fatto di tutto perché il suo edificio non crollasse, sebbene una voce un po’ “fuori fuoco” le gridasse di scansarsi e basta. Possono volerci anni perché l’onda d’urto si esaurisca dopo il crollo. Nel frattempo la paura torna ancora a farci visita come a chiedere conto dell’aver osato tanto. Ma ogni volta ci trova un po’ più in là, ogni volta più capaci di perdonarci – qualunque sia la presunta colpa.
Questo contenuto fa parte del progetto narrativo “Fioriture”, che racconta in forma di intervista storie di donne che hanno vissuto una (o più fasi di) morte-trasformazione-rinascita e hanno voluto raccontarsi a Mycelica. Leggi anche le altre interviste. Vuoi raccontare la tua storia? Contatta Mycelica. |
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